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Tre premi di storia banditi dall’Istituto italiano per la storia antica

7 Novembre 2023

La Commissione giudicatrice dei tre premi di storia banditi dall’Istituto italiano per la storia antica in data 18 settembre 2023, composta dai professori Andrea Giardina, Mauro Moggi, Giuseppe Zecchini ha proclamato all’unanimità vincitrici le seguenti opere (in ordine alfabetico degli autori):

DAVIDE Amendola, The Demades Papyrus (P.Berol. inv. 13045): a new text with commentary, Berlin-Boston, De Gruyter, 2022.

L’opera, dedicata al cosiddetto papiro di Demade (P.Berol. inv. 13045), colmando una grave lacuna bibliografica, comprende una nuova edizione critica di entrambi i testi adespoti, un ricco e puntuale commento, nel quale l’aspetto filologico e quello storico (riguardante gli ultimi decenni del IV secolo a.C.) interagiscono e si integrano proficuamente, nonché tutta una serie di informazioni relative alle condizioni materiali e alla storia del papiro stesso. Il volume, grazie anche alla presenza di una bibliografia del tutto adeguata e a uno stile espositivo chiaro e brillante, rappresenta un significativo progresso nello studio delle tematiche toccate, con particolare riferimento alla controversa figura di Demade e all’ideologia propria della regalità tolemaica. Importante la sede di pubblicazione (collana Sozomena, W. De Gruyter, Berlin).

GIUSEPPE Pascale, Temistio, Orazioni 4, 5, 7. Introduzione, testo critico, traduzione e commento, Bari, Edipuglia, 2022.

L’opera presenta l’edizione critica, la traduzione e il commento filologico e storico a tre importanti orazioni di Temistio rivolte all’imperatore, il cui impatto politico-ideologico appare di alto profilo. L’autore è stato in grado di coniugare una notevole competenza di editore di testi con la viva sensibilità di uno storico capace di ampliare l’interpretazione a problematiche di ampio respiro. Lo stile saggistico è molto chiaro e la traduzione rivela che l’autore è stato in grado di rendere comprensibile un testo greco tutt’altro che perspicuo. L’apparato bibliografico è del tutto soddisfacente. La sede di pubblicazione è di riconosciuto prestigio (Biblioteca di Athenaeum n. 69).

BEATRICE Pestarino, Kyprion Politeia, the political and administrative systems of the classical Cypriot city-kingdoms, Leiden-Boston, Brill 2022.

Cipro, un’isola di dimensioni piuttosto contenute, è nondimeno caratterizzata da una serie di differenziazioni interne che rendono difficile uno sguardo di insieme sulla sua storia: la polimorfia linguistica ed etnica, i diversi sistemi di scrittura e la frammentazione in città, almeno in epoca arcaico-classica indipendenti. Spiegato il vocabolario delle differenze, l’opera si occupa tra l’altro della regalità cipriota, delle figure dei basileis e degli anaktes, delle istituzioni politiche e amministrative, della proprietà terriera, dei Cari come mercenari, proponendo soluzioni ragionevoli e nuove. Il tutto, considerata la carenza delle fonti letterarie, con l’apporto determinante delle iscrizioni e dell’evidenza archeologica. Il libro (Supplements di Mnemosyne), peraltro scritto in maniera limpida e scorrevole, riempie una lacuna nel panorama degli studi complessivi su Cipro grazie a un sapiente uso di tutte le tipologie di fonti.

Roma, 7 novembre 2023

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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